È disponibile la brochure ANIPIO dedicata
all’infermiere specialista del rischio infettivo.
Il breve documento è ricco di informazioni sulla natura di questa figura
professionale, sul contesto in cui si inserisce, ma soprattutto sul percorso
formativo più idoneo per diventare esperto nella gestione del rischio
infettivo. L’infermiere specialista nel
rischio infettivo è una figura preziosa sia in ambito pubblico, sia in
ambito privato. Nel nostro Paese, infatti, su 100 pazienti ricoverati,
mediamente 8 presentano un’infezione acquisita in ospedale. Ma
l’ospedale non è l’unico luogo in cui è possibile contrarre un’infezione
correlata all’assistenza (ICA), il problema riguarda tutti i setting di cura
(compreso il domicilio), luoghi in cui sono richieste appunto competenze specifiche
per gestire efficacemente il rischio infettivo.
Le ICA rappresentano una vera sfida per tutti coloro che operano in un contesto
sanitario o socio-sanitario. Ma una formazione ad hoc come
quella realizzata da ANIPIO, consente di gestire con successo il rischio
infettivo, nonostante la complessità del fenomeno. È già attivo a Parma, e a Roma il master di I livello ANIPIO dedicato
alla gestione del rischio infettivo e presto l’offerta formativa si allargherà ad
altre Università. Tutte le informazioni sul master sono disponibili nella
brochure “Infermiere specialista
del rischio infettivo” e sul sito ANIPIO.
Prevenire con la
formazione -
Le infezioni correlate all'assistenza (Ica) si possono limitare, grazie agli
infermieri. Intervista a Maria Mongardi - 2017
Catalogo formativo ANIPIO 2018-2019 (prima
ed. maggio 2018)