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IGIENE DELLE MANI e L'UTILIZZO DEI GUANTI

 

L'igiene delle mani efficace rappresenta la principale misura di prevenzione delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) e un elemento chiave per limitare la diffusione dei microrganismi multiresistenti all’interno di tutte le strutture sanitarie [1]. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 10% dei pazienti ricoverati in strutture sanitarie per acuti sviluppa un’ICA durante la degenza [2,3], con gravi ripercussioni sul percorso di cura, tra cui il prolungamento della degenza, l’aumento dei costi sanitari e una maggiore mortalità.
L’ultimo report sulla sorveglianza puntuale delle ICA, pubblicato nel novembre 2022, ha evidenziato una prevalenza media del 10,20% tra i pazienti ospedalizzati, con una media del 8,80% nei singoli ospedali (intervallo di confidenza [CI] al 95%: 8,78%-8,82%). Nonostante l’importanza dell’igiene delle mani, il livello di aderenza alle pratiche raccomandate da parte degli operatori sanitari resta insufficiente, con una media globale attestata intorno al 40% [4].

 

Per affrontare questa criticità, nel maggio 2004, durante la 57ª Assemblea Mondiale della Salute, è stata istituita un’Alleanza Internazionale per la Promozione della Sicurezza del Paziente. Nello stesso anno, l’OMS ha lanciato la prima Sfida Globale per la Sicurezza del Paziente, incentrata sulla prevenzione delle ICA. Tra le iniziative più significative, la campagna “Cure pulite sono cure sicure” ha promosso la diffusione di linee guida e strumenti pratici per implementare e sostenere l’igiene delle mani attraverso una strategia multimodale. Questa strategia prevede un approccio sistemico che include formazione e educazione continua, valutazioni periodiche con feedback, utilizzo di promemoria e il rafforzamento della cultura della sicurezza nelle strutture sanitarie. Nel 2010, l’OMS ha introdotto il “Framework dell’Igiene delle Mani”, un modello di valutazione basato su 27 indicatori, tra cui il consumo di soluzione idroalcolica, per monitorare l’implementazione della strategia. In Italia, tale monitoraggio è diventato parte integrante della sorveglianza nazionale condotta dall’Istituto Superiore di Sanità [7].
Ogni anno, il 5 maggio, l’OMS promuove la Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani per sensibilizzare operatori sanitari e cittadini sull’importanza di questa pratica. Il tema scelto per il 2025 è: “It might be gloves, it’s always hand hygiene”. Il focus della campagna è l’uso corretto dei guanti, che non devono mai sostituire l’igiene delle mani. Un impiego inappropriato dei guanti può infatti favorire la diffusione di microrganismi e aumentare l’impatto ambientale. A supporto di questa iniziativa, il Royal College of Nursing (RCN) ha sviluppato una campagna di sensibilizzazione volta a migliorare la consapevolezza sull’uso responsabile dei guanti e sulle pratiche corrette di igiene delle mani nel contesto sanitario [8]. L’impegno continuo per migliorare l’adesione alle pratiche di igiene delle mani è essenziale per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario, riducendo il rischio di infezioni e migliorando gli esiti clinici.

 

Secondo le linee guidadell’OMS, i 5 momenti fondamentali in cui eseguire l'Igiene delle mani sono:

  • PRIMA DEL CONTATTO CON IL PAZIENTE, per proteggere il paziente dai germi presenti sulle mani;
  • PRIMA DI UNA MANOVRA ASETTICA, perevitare inoculazione di patogeni;
  • DOPO L'ESPOSIZIONE AD UN LIQUIDO BIOLOGICO, per proteggere operatore e ambiente sanitario;
  • DOPO IL CONTATTO CON IL PAZIENTE, per evitare la contaminazione dell’ambiente sanitario circostante;
  • DOPO IL CONTATTO CON CIO' CHE STA ATTORNO AL PAZIENTE, per proteggere operatore e ambiente sanitario.
 
Riferimenti bibliografici del testo
 
 

CAMPAGNE PER L'IGIENE MANI
 

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[Ultimo aggiornamento: Febbraio 2025]

Contenuti e aggiornamenti a cura di Daniela Accorgi.