Nell’Unione europea il 10% circa dei lavoratori è impiegato nel settore della sanità e della previdenza; di questi, molti prestano servizio in ospedale. Questa categoria può essere esposta a una gamma di rischi estremamente ampia. I rischi più significativi del settore, sono rappresentati da:
- agenti biologici,
- disturbi muscolo-scheletrici,
- disturbi psico-sociali,
- sostanze chimiche.
Qui verrà trattato solo il rischio biologico. Il personale sanitario è esposto al rischio di contrarre un’infezione, attribuibile a numerosi agenti patogeni di disparata varietà. In genere, tale rischio è imprevisto o non è immediatamente evidente, il che rende la valutazione dei rischi particolarmente difficile. Un nuovo approccio alla valutazione dei rischi è indispensabile per prevenire le infezioni tra il personale in servizio in settori a rischio elevato.
La valutazione dei rischi potenziali deve tener conto dei seguenti fattori:
Per realizzare una valutazione seria dei rischi è più sensato dal punto di vista strategico riunire gli agenti patogeni in gruppi anzichè considerare individualmente ogni agente patogeno. La classificazione in base alle modalità di trasmissione rappresenta una soluzione appropriata, poiché le misure protettive sono direttamente collegate alla via di trasmissione.
In ambito sanitario sono considerate tre diverse modalità di trasmissione:
Anche la via di trasmissione fecale-orale presenta un rischio, ma l’infezione può essere impedita con le stesse misure di prevenzione adottate per le infezioni da contatto.