Le infezioni gastrointestinali rappresentano circa il 5-7% di tutte le infezioni rilevate e possono coinvolgere sia pazienti ricoverati in setting di cura ospedalieri, sia pazienti residenti in strutture territoriali per lungodegenti.
Tra i vari microrganismi il Clostridium Difficile è la causa più frequente di diarrea in ambito clinico-assistenziale, con una incidenza in Europa di circa 125.000 casi/anno, ed un impatto economico stimato negli Stati Uniti che supera i 3 miliardi di dollari. [1]
Da un punto di vista epidemiologico sono infezioni gastrointestinali rilevanti anche quelle sostenute da Shigella, Salmonelle, Campylobacter, Escherichia Coli, Norovirus, Adenovirus, Rotavirus, Giardia e Entameba Histolytica.
Il rischio di acquisire una infezione gastroenterica dipende da molteplici fattori quali l'età del paziente (età avanzata o primi anni di vita), lo stato immunologico, lo stato cognitivo e le caratteristiche del microbiota intestinale, ovvero quella condizione di immuno-modulazione garantita dalla popolazione microbica che fisiologicamente colonizza il nostro intestino e che ne garantisce struttura, funzionalità e protezione.
Tra i molteplici interventi il trattamento con antibiotici può causare alterazioni del micro-ambiente intestinale e squilibri del microbiota rappresentando uno di principali fattori predisponenti nell’insorgenza di infezioni gastrointestinali sostenute anche da microrganismi MDR. Le vie di trasmissione più frequenti delle infezioni gastrointestinali sono quella oro-fecale, e per contatto diretto o indiretto con pazienti infetti/colonizzati o superfici contaminate.
Tra le strategie di Infection Control, finalizzate al contenimento della trasmissione delle infezioni gastrointestinali, giocano un ruolo determinate l’igiene delle mani, il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI), l’igiene ambientale, il reprocessing dei dispositivi pluriuso e la gestione/collocazione del paziente colonizzato/infetto in ambito ospedaliero o comunitario. [2]
[1] Simpios. Prevenzione e controllo delle infezioni da Clostridium difficile. GIIO, vol. 16, n. 1,Gennaio-Marzo 2009
[2] Siegel JD et al. and the Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee. 2007 Guideline for Isolation Precautions: Preventing Transmission of Infectious Agents in Healthcare Settings. CDC. Luglio 2023
[Ultimo aggiornamento: Luglio 2021]
Contenuti e aggiornamenti a cura di Emanuele Matteini